giovedì 28 aprile 2011

LA BALLATA DELLE FALSITA'

..e come le vuoi chiamare quelle serate in cui in testa hai mille domande alle quali non riesci a dare neppure una risposta? e se pure hai una risposta, metti il caso, puoi considerare che sia vera, che sia giusta?
Non lo so..ma stasera ballerò il solito balletto e dentro al cuore ci sarà qualcosa che non va

mercoledì 20 aprile 2011

LE CONSEGUENZE DELLE PAROLE

Ti arriva un sms: ti chiede il perdono di un abbraccio per dimenticare e rimuovere dissapori immotivati e protratti nel tempo - troppo tempo in relazione al legame. Rispondi che la lontananza, seppur priva di abbracci, è necessaria per la serenità che si augura alle circostanze come quella delle feste comandate (comandate poi da chi? dalla chiesa...dunque coatte, forzate, subite..niente di mistico dunque). Ovviamente i toni cambiano: sms di risposta farcito di ogni tipo di nefandezza, comprese minacce neanche troppo velate "mi porterai alla morte perché ho un cuore sai..e prima o poi scoppierà". Oramai il mio speech si ripete, sempre uguale, l'ennesimo mantra, o chiamiamolo pure col suo nome vero: riflesso involontario. Leggo, velocemente, assimilo in un nano secondo lo spillone che entra dentro - cuore, pancia, fegato..in questi casi gli organi sono un tutt'uno - e, click: cancello. Nessuna risposta, puoi solo avere silenzio per le conseguenze delle parole. Continuando ad agire, cercando di dimenticarle.
WAITING FOR A TIME...

martedì 19 aprile 2011

SOTTO IL SOLE DI APRILE, VENTO FREDDO

Incroci nel cortile le due tre persone, sempre le stesse: ipocrisie, sorrisi falsi e tirati, il rosso con la faccia più codarda che abbia mai conosciuto, la sbarbatella sculettante e svolazzante....
Insomma, roba ordinaria di gente varia...
Allora io mi chiudo qui, nei miei pensieri, nella mia musica, nello strano convincimento che sono su un baratro e prima o poi il piede scivolerà, il corpo perdendo l'equilibrio ormai precario tenterà di resistere ma sarà solo lo spazio dell'istinto. Vincerà una forza: la gravità. Nulla potrà impedirmi di schiantarmi, forse forte - dipenderà dalla profondità, lo dice la legge - forse piano.
Mi sto lasciando vivere aspettando con entusiasmo quel momento, quel baratro: chiudere gli occhi per farne sparire degli altri, cucire per sempre le mie labbra accompagnandomi solo al silenzio, necessario per far nascere.
I miei occhiali da sole sono sporchi, non ho molta voglia di pulirli..da circa un anno.

lunedì 18 aprile 2011

L'INCONTRO RECUPERATO

E quindi, dopo 26 anni, l'ho rivisto. Ho conosciuto Nicola, ovvero il mio padre biologico - anche se non ne ho mai avuto uno normale in ogni caso. Emozione? Non molta. Curiosità? Pochina. Un parente alla lontana che porto a spasso elencandogli le bellezze, i limiti del luogo. Passeggiate, accenni alla vita comune senza troppi entusiasmi. I giudizi, poche risate, nessun tipo di aiuto (lo so...è sempre meglio nutrire poche aspettative). La prima cena, alla fine ho preferito cucinare un pò per far sfoggio delle mie abilità culinarie, un pò per riuscire ad avere quel genere di intimità casalinga che serve per affrontare temi un pò più significativi. E lì scatta la bomba: sentirti dire che le colpe sono a percentuali!!!! 90 a me 10 a te!!! TOMBOLA!!!
Più o meno come ricevere una schioppettata nella schiena. Non ho discusso a lungo. Ognuno ha le sue convinzioni: io quella di essere una mega deficiente che non ha ancora capito nulla e che aumenta la soglia del suo autolesionismo ogni giorno che passa...e chissà quando riuscirò a farla finita.
La sensazione è quella di ABBANDONO totale.
Continuerò a pensare che vado avanti per conto mio, sola col mio stupido pensiero fino a quando non avrò il coraggio di raggiungere l'atarassia e l'aponia.
Giorno dopo: cicero ciceronis e poi...tanti saluti.
Bellissime le valli di Comacchio ed ottime le piade con alici e formaggio.
Tristissima l'ipocrisia del sussurro del belloccio che tenta di compiacermi...
Uomini: semplicemente da usare solo per un uso consapevole.

giovedì 14 aprile 2011

LA SERATA PERFETTA

Ieri sera, serata perfetta, luogo perfetto, falanghina perfetta, sei portate...tutte ottime..Ma su qualunque cosa: il mare di notte, le luci della darsena e lo sfondo dell'uomo che amerei, se potessi.
Bello, simpatico: a volte dimentico la meravigliosa sensazione di sganasciarsi dalle risate col proprio uomo. Questo è il frutto della complicità, dello stare bene. La sensazione magica di lasciarsi andare e di fare qualche passo o correre o semplicemente stare fermi con la sensazione di calore al fianco.
E poi la fine: il saluto semplice, il bacio appassionato ma il retrogusto amaro di quell'occhiolino anche triste mentre infilavo la chiave nella toppa.
Un ciao ciao con la manina...

martedì 12 aprile 2011

Ieri sera...

...Alla fine ti riduci ad uscire non proprio col primo che passa ma con qualcuno che già hai capito da poche battute che non fa per te. Ti lasci lusingare da un "sei bellissima" e: come fai a non accettare finalmente quello che prende su e ti viene a trovare così..al buio? Ma io al buio non ero, l'istinto non si sbagliava. Sono tremenda, sono esigente. Preferisco spaccarmi ancora la testa con la confusione e il dolore ma un uomo insignificante...no, non ce la faccio. Ma mi sentivo una vera merda ieri sera. Ho dovuto bere molto per placare il mio animo sensibile e crudele che mi tormentava con i paragoni, le mancanze, i desideri. I "non avrei dovuto accettare", l'"avrei dovuto essere sincera".....Dio, quanti pensieri ti passano per la testa e quanto cerchi di essere carina e stronza allo stesso tempo per far capire ad un uomo che, si, hai capito di piacergli parecchio ma...che lui a te proprio..no, non è una cosa fattibile!! E' brutto.
E sono quello schifo di momenti nei quali ripenso a lui, a tutto quello che ha, che mi piace, che desidero col desiderio più intenso che ho. O ad altri che sono altrettanto sbagliati ma che almeno desidero anche se pure loro...rendono tutto confuso.
Quando le cose son belle è sempre tutto confusissimo, quando son brutte sono fin troppo semplici..
Oggi sto male.

lunedì 11 aprile 2011

vino nuovo, amico nuovo...migliorerà invecchiando?

Il vino si condivide. Il vino ti inebria già dal profumo. Il vino si beve da soli, si degusta. Il vino lo gusti da solo per evocare qualcuno, un ricordo, un'emozione. Ma quell'annebbiamento che produce...mescola. Il vino, i miscugli della pancia, del cuore, della testa. E allora l'irrefrenabile desiderio di fare qualcosa, chiamare qualcuno, esagerare, languire.
Mi metto lì, posizione da piccolo buddha e sorseggio e guardo l'orizzonte e tutto si offusca mentre le mie mani e le mie viscere cominciano ad abbandonare ogni tipo di controllo.
Il vino è meraviglioso: da soli o in compagnia....o forse col vino non si è davvero soli mai.

venerdì 8 aprile 2011

L'attesa

Credo da moltissimo non mi ritrovavo più ad attendere, con apprensione, un segno. Ad oggi ne aspetto più di uno. Per definire un vecchio rapporto bisogna cominciarne un altro? Mi son seduta sul gradino del terrazzo: i fiori urlano tanto che han sete...il pavimento coperto di vecchie foglie morte che rotolano col vento e fan rumore, gli uccellini cantano e se ne fregano allegramente. E il mio segno non arriva. E son lì che mi dico...massì. Bisogna dimenticare le definizioni, lasciarsi vivere..o farsi vivere? La differenza è enorme: attiva e passiva. Non ho ancora deciso.
Non c'è stato neppure un incontro oftalmico. E qualcosa dentro me già mi dice che non è nulla di buono. Mi sto sottoponendo a giudizi pesanti.
Gli uccellini se ne fregano e continuano allegramente a far i loro bisogni sul mio terrazzo.
......

fuge tace quiesce...

....sempre di più, sempre peggio...mi è cascato il cuore dai jeans

giovedì 7 aprile 2011

e chissà..

Si comincia così, un bel sole, le lunghe attese, le macchine che scorrono dietro le grandi finestre. E poi la corsa finale. Vado incontro all'inatteso e alla routine..Oggi tutto ok. Vivo nascosta. Ma cosa penseranno di me quando urlo in macchina e ballo tamburellando sul volante all'ascolto di una canzone che mi prende?
Oggi emozione e ricordi con Notorius...