lunedì 10 dicembre 2012

ABBAINI

Circa tre mesi fa sono stata per la prima volta in visita a Torino. Mi è sembrata una città splendida e mi ha ricordato particolarmente altre due città: Bari e Parigi. E' singolare che Torino assomigli proprio a due città che qualcuno definisce l'una come la piccola altra (Bari è considerata la piccola Parigi..bé...'somma!).
In effetti ciò che mi ha fatto pensare a casa sono stati certi palazzi enormi, molti dei quali stile Liberty - credo, ahimé non sono una grande esperta. Fondamentalmente vivendo adesso in un territorio ad alta densità di "stile medioevale" quando mi trovo in una città con palazzi degni di tale nome, alti, poderosi e dalle linee pulite ed eleganti mi impressiono sempre perché mi sento più "a casa" riconoscendo in pieno le caratteristiche della mia vita fino ad 8 anni fa.
Ma oltre ai palazzi imponenti ed elegantissimi ho notato una caratteristica tipica degli edifici nordeuropei (Parigi in particolare): GLI ABBAINI!!! Moltissimi dei palazzi del centro sono provvisti di abbaini e, dovete sapere, fu la prima cosa che mi colpì di Parigi quando ci andai la prima volta ben 23 anni fa!
      
   - Abbaini in Paris -                                                      Abbaini in p.za Veneto a Torino -

Ora, gli abbaini sono quelle stanze ricavate in alto di un edificio, praticamente sulle falde del cornicione. Spesso hanno quell'affascinante tettuccio a punta, a volte no.
Io, non so perché, ne sono terribilmente affascinata forse perché mi sembra che vivere lassù debba essere terribilmente romantico. Non sono sicura di averne mai visto uno all'interno ma mi piace immaginarlo come un posto piccolo, caldo, accogliente, bohemiénne, magari un po' barocco.
Ecco vorrei tanto vivere in un abbaino e quindi difficilmente da queste parti.
Mi chiedo: quanto spazio è giusto dare all'istinto che ci orienta verso tutto ciò che irrazionalmente ci piace?
L'abbaino, per me, rappresenta quello o c'è un motivo diverso che mi spinge verso una cosa tanto singolare?

mercoledì 5 dicembre 2012

PER IL MIO UOMO DEL FUTURO


In qualche modo quando ho avuto le mie storie più lunghe e importanti mi sono sempre stati fatti notare determinati miei comportamenti/atteggiamenti, tipo, particolari.  Ieri sera, riflettendo sui miei rapporti futuri, mi sono resa conto che sarebbe più agile per tutti se denunciassi preventivamente e in forma chiara e leggibile le mie “pecche” ufficiali che di sicuro non cambieranno mai: neanche se fosse Giorg il mio prossimo…

IO SONO QUELLA
-Io sono quella che se le fai un grattino sull’ascella o nell’interno coscia mentre si guarda un film rimane immobile a godersela (senza ricambiare minimamente) e che, se ti interrompi, comincia  a mugugnare “fammi, ti prego fammi” facendoti venire crampi e formicolii alle mani, ai polsi e alle braccia
-Io sono quella che quando si va in un posto nuovo ad un certo punto se vede un anfratto che considera bello e che non è proprio di strada, piglia e ci va mollandoti al tuo destino senza una parola. Ovviamente ciò comporta una seria caccia alla dispersa che magicamente riappare dicendo “vieni, ho scoperto una chicca!!”
-Io sono quella che la mattina si sveglia sempre presto, anche nei we e tutti i festivi, perché ho bisogno di star da sola a godermi litri di caffeina, sigarette e letture varie. Se mi parli sei un uomo morto!
- Io sono quella che quando le chiedi di star lì sul divano o a letto a farsi due coccole ci rimane per al massimo 10 minuti perché poi scalpita che vuole fare qualcosa (uscire, passeggiare, cucinare, ballare, etc.) rompendo così ogni possibilità di romanticismo indoor
- Io sono quella che se le fai un regalo importante comincia a chiederti “ma ce lo potevamo permettere?” “ ma sei sicuro che è vero questo certificato di garanzia?” “belli, ma…non hai mai notato che non porto gli orecchini?” “non sarebbe stato meglio un viaggio o un orologio?” “se questa pietra fosse stata un po’ più così sarebbe stato meglio” . Uccidendo quindi tutta la magia di una vera sorpresa..
- Io sono quella che per il motivo di cui sopra ti fa un elenco dettagliato (marche comprese) e in ordine di preferenza di tutti i regali che preferirebbe ricevere. Scrivo un vademecum su un foglio che poi inserisco nel portafogli del mio lui e, abbozzando, mi giustifico col fatto che vorrei evitare gli sprechi…
- Io sono quella che quando entriamo in un locale e deve fare pipì ti chiede sussurrando se: “per favore, chiedi tu dov'è la toilette, che io mi vergogno” (e lui, in genere, acconsente  malvolentieri)
- Io sono quella che a Natale si aspetterebbe un bel panettone salato fatto artigianalmente in un forno e a Pasqua un uovo di cioccolata fondente di quelli pieni di noccioline perché non mi piacciono i dolci e men che meno il cioccolato tranne quello.
- Io sono quella che se la porti al mare devi trovare un MARE PULITO con SPIAGGE NON AFFOLLATE perché devo nuotare e non cuocere al sole e divento una furia se sto troppo tempo sotto al sole.
- Io sono quella che se mi sono stravaccata sul divano inizia a chiederti “mi allunghi il bicchiere per favore giacché sei lì?, mi prendi un fazzolettino pure, scusa eh? Che, per caso, visto che sei già in piedi, mi prepari un cous cous veloce con pesce e verdure da mangiucchiare davanti alla tv?” (vivo di cose semplici e servitù)
- Io sono quella che quando si arrabbia prende la porta e va a farsi un giro anche in notturna. Il perché non lo so..sono fatta così
- Io sono quella che se sono col mio uomo e qualcuno mi manca di rispetto mi aspetto che lui intervenga difendendomi, elegantemente, e che se non dovesse farlo metto il muso e, in separata sede, lo aggredisco con una valanga di insulti molto precisi che vanno dal “coniglio” al “come cavolo fai a fare un lavoro di così grande responsabilità se non sai fare neanche questo?”. (cerco parecchio il principe azzurro con la spada sguainata o, come direbbero gli psicologi, ho un complesso di Edipo non risolto)
-Io sono quella che il venerdì mattina la devi svegliare con i giornali del giorno. E’ un’abitudine sulla quale non transigo.
- Io sono quella che se si fa bella e ti chiede “come sto?” e ottiene SOLO uno “stai bene” se la mena parecchio: il tappeto rosso lo hanno inventato, o no??
-Io sono quella che ti critica senza troppa delicatezza se sei vestito come un fighetto coi jeans attillati o con la tuta acetata che fa scintille o che (DIO NON VOGLIA) scopre un braccialetto o una catenina d’oro sul corpo del virile. In questo non ho pietà ma divento un agnellino docile e buono se decidi di affidarti a me al mio buon gusto.
- Io sono quella che se ti vede utilizzare uno stuzzicadenti in pubblico sicuro ti molla dopo 5 minuti dandoti dello zotico senza limiti. (Non intenderò mai vergognarmi del mio uomo e questo mi farebbe moooolto vergognare).
- Io sono quella che se hai deciso di vedere un film insieme NON PUOI, NON PUOI addormentarti durante (in caso di sgamo della palpebra abbassata o un accenno di russo do in genere una gomitata e se lui si giustificasse col solito “NON STAVO DORMENDO, GIURO!!” io comincio a chiedere il resoconto dettagliato sia visivo che sonoro dei precedenti 15 minuti). Non puoi, sempre durante il film, usare il cellulare o altro dispositivo..neppure se ti stanno rintracciando per un morto o un ferito. Perdere il filo di un film, per me, è GRAVISSIMO se non proprio un REATO.
- Io sono quella che ama andare per ricerche enogastronomiche e quindi bisogna che si ordini necessariamente cose diverse per fare il cambio del piatto a metà. (Quindi si astengano pure dal ruolo di aspirante fidanzato i timidoni o uomini con la sindrome della dieta).

ECCO.