martedì 3 aprile 2012

Conoscermi per le sottolineature

Niente da fare, da anni ormai mi ostino a sottolineare le frasi che mi colpiscono di un romanzo che leggo. Puntualmente presto o regalo il tal libro e la gente mi riconosce da quelle sottolineature. E' un po' come denudarsi, rendere pubbliche le più profonde delle elucubrazioni mentali e fisiche. E in qualche modo la cosa mi intimidisce, tanto più che spesso non ricordo assolutamente ciò che ho sottolineato molto tempo prima. E forse la soluzione più efficace sarebbe banalmente di non regalare o prestare ciò che leggo..
Banale deduzione di difficile operazione.
L'ultimo: D. Grossmann - "Che tu sia per me come il coltello" Ottobre 2011 letto e sottolineato sulle spiagge di Lido di Camaiore stesa al sole di una malinconica solitudine.