venerdì 22 giugno 2012

Benvenuta estate

Come da scaletta ragionata, ho pensato di dare il benvenuto al nuovo solstizio attraverso la prima cena con amiche sul mio terrazzo. Ne sono così orgogliosa!!! E' stato tutto bellissimo. Mister Pinocchio ha continuato a mandarmi messaggi di buon augurio della serata, con tono patetico. - Eh no, bambino, mai e poi mai ti avrei invitato. Questa mattina mi chiede com'è andata e gli rispondo con una foto ma...in verità gli avrei mandato più questa. Mi sembra appropriata.
Benvenuta estate!!

lunedì 18 giugno 2012

La scaletta di sopravvivenza

Per rialzarsi dalle proprie ceneri credo che lo strumento di pianificazione ragionata sia molto salutare. Ho scritto sul mio taccuino una serie di cose da fare di tipo pratico per la separazione (contattare avvocato, colloquio preliminare, etc.) e una serie di buone abitudini per imparare a vincere le mie paure. Tra le cose da depennare c'è la sana abitudine di uscire almeno un paio di volte alla settimana.
Per questo motivo sabato pomeriggio mi sono ritrovata a Bologna con una (molto meno di) amica e con altre persone catapultata in un mondo pieno di fascino che sarebbe stato così 15 anni fa.
C'è voluta una serata piena di persone piuttosto bevute, ballerine e goderecce, con una dose di sfacciataggine di cui sono - ebbene si - sprovvista per capire che, no, non è quello che desidero. Ad un certo punto della serata, verso la fine, mi son ritrovata davanti al bancone del bar a chiedere una birra ad una ragazza di una bellezza straordinaria, lei mi ha dimostrato tutto il suo disgusto. Ho preso la mia birra, mi sono accesa una sigaretta e ho guardato la vita dalla mia prospettiva. E' necessario, a volte, prendere le cose con un po' di calma e, perché no?, compatirsi anche un po'.

giovedì 7 giugno 2012

Silenzio, cala il sipario

Ad un osservatore attento sarà capitato certamente di chiedersi perché il sole continui a sorgere dopo un momento veramente brutto che ti fa capire che ieri non tornerà più. L'interrogazione non può avere risposta, credo, se non quella di attendere il tempo, tendere l'orecchio, focalizzare lo sguardo. Ogni senso deve essere impiegato al massimo per cercare qualcosa tra le pieghe di un giorno, una settimana, un anno, degli anni che vanno avanti inesorabilmente, facendoti capire che tu sei una mera casualità.